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Web marketing turistico: lo fate nel modo giusto?


Maria Pia Cossu - 8 Agosto 2016 - 0 commenti


In pieno agosto non posso che parlarvi di uno degli argomenti che rientra nei miei interessi principali, il web marketing turistico. Proprio qualche giorno fa mi è capitata sotto gli occhi una notizia che annunciava il turismo italiano in aumento, ma con un’offerta digitale ancora troppo fragile.
Quando leggo certe notizie, prima strabuzzo gli occhi e poi cado a terra svenuta.
Chi si occupa di turismo online non può che sperare nel nuovo Piano del Turismo e incrociare le dita.
Lo scorso luglio Roberta Milano, è stata nominata direttrice digitale e dell’innovazione di ENIT. A lei è stato affidato un compito importante e fondamentale per il futuro del turismo digitale in Italia, una nomina che ha fatto il “tam tam” della rete tra esperti di web marketing turistico e che mi ha contagiato con una sana dose di cauto ottimismo.

Puntare su una comunicazione integrata

Voglio però esprimere la mia opinione sui dati negativi di questa Italia così poco digitale: se in molti puntano il dito contro il Governo, incapace di investire in portali turistici che sino ad oggi non ci hanno reso pienamente onore (ricordiamo i casi di italia.it e di expo2015.org), un po’ di colpa è attribuibile a molti albergatori, a musei e operatori turistici, troppo spesso diffidenti nell’investire in promozione digitale. Capita poi che chi investe lo fa pure male rispetto ai competitors europei e mondiali che sanno bene come puntare su una comunicazione integrata: un messaggio promozionale ben studiato deve coinvolgere più canali contemporaneamente, oltre a quello offline anche quello online. Insomma, non è sufficiente un logo o un biglietto da visita per attirare clienti! E diciamo si anche alle brochure e agli annunci alla radio, ma questo ancora non basta perché il turista di oggi viaggia con lo smartphone in mano e per raggiungere il cliente devi conquistarlo online.

Curare la presenza digitale

Probabilmente state pensando che non ho detto niente di nuovo, ma siete sicuri che state curando la vostra presenza digitale nel modo giusto? Forse è arrivato il momento di iniziare a comunicare in maniera proficua e a sviluppare una strategia efficace. Capita di trovare operatori turistici timorosi di fare importanti investimenti sul web senza pensare che ne vale in termini di visibilità. È importante lavorare sul proprio “prodotto” perché solo così è possibile proporre e vendere una destinazione turistica.

Anche chi ha un sito web realizzato anni fa dovrebbe valutare un restyling perché è importante essere presenti in rete rispecchiando l’attuale personalità, ma anche per fare business, motivo per cui è perlomeno consigliabile:

  • Avere un sito web graficamente attuale e usabile. L’usabilità per esempio è un aspetto imprescindibile nello sviluppo di un sito perché abbatte le fastidiose web-barriere.
  • Optare sempre per un sito responsive, ossia una visualizzazione mobile-friendly, che significa avere un sito facilmente navigabile sia da tablet che da smartphone.
    Pensiamo per esempio allo slogan con cui lo scorso 8 marzo Google ha presentato Google destinations:

    Immagina di essere fermo in fila ad aspettare il caffè: perché non prendi il telefonino e progetti il tuo prossimo viaggio?

    Non è un caso se in “Casa Google” stanno pensando a novità interessanti sul travel mobile, perché i dati ormai parlano chiaro e oltre il 50% delle ricerche su Google provengono proprio da mobile.

  • Creare un sito multilingue, non dovrebbe mancare almeno la versione in inglese.
  • Usare immagini di alta qualità e di forte impatto visivo.
  • Cercare di posizionarlo al meglio nelle ricerche su Google valutando anche Adwords che a maggio, durante il Google performance Summit, ha annunciato importanti novità per gli Hotel. Essere presenti sia sui risultati organici che su quelli a pagamento è una fase considerata cruciale per il sito di qualsiasi albergatore.
  • Usare sul sito un form (modulo) d’iscrizione alla newsletter per comunicare agli iscritti offerte o notizie.
  • Essere presenti sui principali social network per raccontare la propria attività turistica.
  • Curare le interazioni con gli utenti che potrebbero diventare possibili nuovi clienti. Per esempio, rispondete sempre alle mail, ai messaggi e ai commenti su Facebook.

Non dimentichiamo che il marketing online per una struttura ricettiva si divide in due tipologie, quella che comunemente è chiamata “Branding” ossia orientata a far conoscere il proprio brand e al posizionamento, e un’altra tipologia chiamata comunemente “Marketing distributivo” che invece si concentra sull’acquisizione di nuovi iscritti che si traducono in possibili nuovi clienti e alla fidelizzazione. In pratica, dopo aver lavorato sulle basi per far conoscere le qualità del proprio brand si pensa successivamente a fare ulteriori investimenti per concentrarsi sull’acquisizione diretta del cliente.

Infine, per il web marketing turistico è indispensabile creare online un’esperienza emozionale attraverso contenuti mirati che ruotano intorno al vostro target e che facciano innamorare i clienti del vostro brand. Insomma, un motto che trovo sempre perfetto é: “ispirare, non solo vendere”.

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